Il 19 ottobre 3.624 cittadini hanno potuto conoscere presso 98 stands informativi della Croce Bianca in Alto Adige le misure di salvavita in caso di un arresto cardiaco.
I soccorritori volontari, i membri dei Gruppi giovani e gli istruttori della Croce Bianca hanno motivato ben 1.109 dei 3.624 interessati, cioè quasi un terzo, a praticare le misure salvavita. Questa partecipazione è notevole. Gli 98 stands informativi erano situati davanti alle chiese, nei centri delle città e dei paesi, sulle passeggiate e nelle piazze.È stato divulgato materiale informativo e gli interessati potranno esercitarsi con i manichini. Ognuno poteva rendersi conto che, in un’emergenza, niente è più importante che
- capire prontamente la situazione,
- chiamare subito il 118 e
- attuare le misure salvavita.
Tema che sta particolarmente a cuore del Presidente della Croce Bianca, Georg Rammlmair, convinto che la catena di soccorso in Alto Adige debba continuamente essere ottimizzata, ed al quale contribuisce, insieme ai tanti collaboratori della Croce Bianca, protraendo anche per il futuro la missione di coloro che, 50 anni fa’, furono i padri fondatori dell’associazione. Un grazie di cuore va a tutti i collaboratori all’ultimo evento VIVA.
L’Associazione provinciale di soccorso Croce Bianca ha sempre visto „VIVA“ come una valida occasione per confrontare la popolazione altoatesina con il tema dell’arresto cardiaco ed informarla sull’importanza dell’aiuto tempestivo tramite laici. Perché chiunque può salvare vite umane.
L’azione è stata iniziata dal Parlamento europeo che ha sollecitato i paesi membri a organizzare una settimana di sensibilizzazione sull‘arresto cardiaco per informare la popolazione sulla tematica.
L‘„European Resuscitation Council“ (ERC) ha incaricato le sue organizzazioni nazionali per l’elaborazione e pianificazione operativa delle loro manifestazioni a tema. L‘Italian Resuscitation Council (IRC) ha scelto la settimana dal 13 al 19 ottobre come periodo per le azioni a livello nazionale e ha dato a questa iniziativa salvavita il bel nome „VIVA“.